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Sponsorizzare sul web

Sponsorizzare sul web:
come, quando, quanto e perchè

Hai creato un sito web e le pagine social della tua attività ed ora vuoi promuovere i tuoi servizi o i tuoi prodotti on line. Hai curato dettagliatamente la SEO, hai elaborato una strategia efficace per i tuoi post, hai invitato i tuoi amici a mettere “mi piace” e stai seguendo tutte le buone norme per far crescere i tuoi canali di comunicazione digitale. Eppure non stai intercettando il traffico che vorresti. Come mai?

Semplice, perché non stai sponsorizzando le tue piattaforme. La pubblicità è l’anima del commercio ed internet non fa certo eccezione. Anzi, sia i principali motori di ricerca, che i social network più diffusi ed utilizzati dagli utenti, spingono sempre di più verso le campagne promozionali a pagamento ed il motivo è facile intuirlo: monetizzare.

Semplice, perché non stai sponsorizzando le tue piattaforme. La pubblicità è l’anima del commercio ed internet non fa certo eccezione. Anzi, sia i principali motori di ricerca, che i social network più diffusi ed utilizzati dagli utenti, spingono sempre di più verso le campagne promozionali a pagamento ed il motivo è facile intuirlo: monetizzare.

Esistono diversi tipi di strategie pubblicitarie a seconda degli strumenti che si impiegano, ma non basta stanziare un budget e lanciare tante campagne simultanee tutte uguali per ottenere risultati. Questo è il metodo migliore per buttare via soldi. Ogni campagna va ottimizzata e pensata per il target e la fetta di mercato che si vogliono aggredire. Vediamo quali sono i principali modi di sponsorizzare la propria attività

Google ADS

Il motore di ricerca più usato al mondo è sicuramente Google, che stacca di molto Baidu, quello più diffuso in Cina, e di moltissimo Bing, della famiglia Microsoft. È ovviamente il terreno di scontro su cui gli inserzionisti competono maggiormente, dal momento che è quello che raccoglie la platea di potenziali clienti più numerosa.

Gli annunci appaiono in cima alla pagina dei risultati: sono la prima cosa che si vede ad ogni ricerca effettuata. Google ADS è una piattaforma pay per click, quindi i costi non dipendono dal numero delle volte in cui l’annuncio compare, bensì dal numero di click che attraggono. Prevede diversi obiettivi per le tue campagne, più o meno efficaci a seconda del prodotto e del servizio che vuoi  promuovere.

Gli annunci di Google ADS compaiono in seguito ad una ricerca, più o meno coerente col prodotto esposto, pertanto è uno strumento maggiormente indicato per proporre un “acquisto ragionato”.

Non è semplice impostare al meglio una campagna e ricorda che va costantemente monitorata ed ottimizzata. Se non hai molta dimestichezza, questo strumento potrebbe crearti più di un grattacapo, col rischio di sperperare budget senza ottenere risultati. In questo caso, è sempre meglio rivolgersi ad un’agenzia qualificata, i cui membri abbiano ottenuto la certificazione di Google.

Facebook

Il social network per eccellenza, che se anche non vive il suo momento di massimo splendore, rimane quello più diffuso, con la platea più variegata. Se hai una pagina della tua attività, è consigliabile promuoverla per un semplice motivo: l’algoritmo del social network fa in modo che i post dei profili personali abbiano maggior copertura rispetto a quelli delle pagine. Questo vuol dire che la pagina della tua azienda difficilmente potrà attirare una soddisfacente copertura organica. Pertanto diventa pressoché necessario imbastire una campagna promozionale.

Qui le strategie possibili sono due: mettere in evidenza i post e gli eventi che hai creato sulla tua pagina; creare inserzioni.

Mettere in evidenza i post significa “spingerli” con un budget. È possibile in questo caso targetizzare il pubblico di riferimento, impostando località, frequenza e orari di pubblicazione, ma anche decidendo una serie di parametri d’interesse potenziali. Le inserzioni invece sono contenuti sponsorizzati che viaggiano “in parallelo”. Non compaiono quindi sulla tua pagina, ma vengono mostrati al pubblico che hai identificato. Anche in questo caso puoi impostare una serie di parametri per targetizzare il tuo pubblico, così come puoi decidere quale obiettivo inseguire.

Sebbene possa apparire semplice impostare una campagna Facebook, non sempre si ottengono buoni risultati, anche con budget importanti. Impostare le inserzioni affinché producano conversioni o intenzioni d’acquisto è una pratica che richiede meticolosità, tempo ed esperienza.

Dal momento che gli annunci di Facebook compaiono sugli schermi degli utenti, senza che questi abbiano effettuato una ricerca, sono ottimi strumenti per promuovere “acquisti impulsivi”.

Instagram

Il social sicuramente più in crescita, la cui platea è costantemente in aumento ed è composta da un pubblico più giovane. Sebbene appartenga a Facebook e mostri, di conseguenza, anche gli annunci creati su quest’ultimo, è sempre bene lanciare inserzioni direttamente dall’app.

Essendo la piattaforma maggiormente in espansione, anche la mole di investimenti pubblicitari sta seguendo la stessa parabola crescente. Gli annunci di Instagram in genere prevedono costi base più alti rispetto a quelli di Facebook e gli obiettivi a disposizione degli inserzionisti sono di meno, tuttavia assicurano un engagement molto alto, con una percentuale di messaggi, e-mail e visite sul sito web collegato superiore.

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