Recovery fund: nuova spinta all'innovazione digitale 4.0

Importanti novità in tema Recovery fund, la bozza del progetto che sta occupando le principali testate giornalistiche d’attualità. Nella giornata di ieri, infatti, il Cdm si è riunito per dare il cosidetto “via libera” all’approvazione della bozza contenente i dettagli della manovra di “Ripresa e Resilienza” italiana.
Una manovra che, a detta del premier Giuseppe Conte, è rappresentativa dello scenario futuro che riguarderà il nostro Paese dal punto di vista economico e produttivo.
Quali sono le principali linee guida del progetto? Quali, invece, i settori maggiormente presi in considerazione?
Il Recovery fund è un progetto economico-finanziato del valore di 196 miliardi in totale, con lo scopo di incentivare gli investimenti per quanto riguarda settori strategici e mirati; uno dei principali è quello relativo alla digitalizzazione. Intervenuto pubblicamente, il Premier Conte ha così spiegato lo scopo del Piano di investimento: “Molti progetti sono stati pensati per rafforzare il tessuto produttivo, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese: ingenti risorse entreranno nel programma “transizione 4.0” che renderà le nostre imprese più digitali, più verdi, più innovative“.
Un intervento necessario per invertire la rotta sul digitale che vede l’Italia, in ambito europeo, tra gli ultimi posti in tema di investimenti in digitalizzazione, oltre che su infrastrutture e green. Il Rapporto DESI – Integrazione della tecnologia digitale da parte delle imprese – ha infatti evidenziato come la stragrande maggioranza delle PMI italiane non sfrutti le principali opportunità riservate dai servizi avanzati:
- solo il 17% utilizza servizi cloud;
- solamente il 12% sfrutta le analisi dei big data.
Secondo la bozza, alla digitalizzazione e all’innovazione andranno 48,7 miliardi, mentre all’area rivoluzione verde e transizione ecologica sono invece destinati 74,3 miliardi.
Negli strumenti, oggetto di incentivi, a disposizione di imprese, liberi professionisti e PA, sono presenti fra tutti:
- Intelligenza artificiale;
- Big Data & analytics;
- E-commerce legato ai siti web;
- Automazione e robotica.
Recovery fund: l’Europa detta le linee guida per l’innovazione; le imprese italiane devono più che mai rispondere “presente”.